
31 ott Mobili Tirolesi Dipinti a Mano
Cosa ci raccontano i mobili tirolesi dipinti a mano con colori accesi e mazzi di fiori sgarcianti?
Ci raccontano storie di pittori ambulanti che, attraversando valli dolomitiche e passi alpini, eseguono le loro ricche decorazioni per ornare gli interni in legno delle case antiche prima, e degli arredi poi, in cambio di un compenso con cui migliorare le proprie condizioni di vita, rese precarie soprattutto nel XIX secolo dalle guerre, le malattie, i raccolti scarsi e le tasse elevate che avevano afflitto le montagne tirolesi.
Artisti che lavorano per i contadini, dunque. E che sugli armadi e cassapanche in legno di cirmolo, noce o abete, riproducono su un fondo celeste vasi da cui fuoriescono steli di rose rosse, o mazzi di fiori che ricordano, stilizzato, l’albero della vita, oppure scene di vita agreste o, ancora, soggetti del mondo animale.
Pezzi unici, ricchi di storia e di tradizione, di cui ci si innamora per la sobrietà delle linee e per la particolarità dei colori: rosso acceso, verde, giallo, blu, che i decoratori impastavano secondo ricette a base di pigmenti naturali e colle animali.
Riprodurre un mobile tirolese significa ritornare alle origini di questo artigianato artistico, rispettandone le principali caratteristiche: originalità, materia prima e colorazione.
Per questo motivo le decorazioni vanno realizzate con colori a tempera a base di acqua e terre colorate, da applicare con pennelli di diametro diverso, fissare con gommalacca e proteggere con cera d’api secondo la tradizione.
Senza dimenticare un piccolo stratagemma per dare al mobile riprodotto quel “sapore antico” che il tempo non gli può aver regalato: l’applicazione con spatola di un impasto semi liquido di Gesso di Bologna lasciato poi asciugare, in modo che la patinatura data dalla terra penetri nelle sue imperfezioni.